La termoformatura è una tecnica di stampaggio materie plastiche a caldo, a partire da lastre o film, sotto vuoto.
Processo di lavorazione
Il film viene messo in forno, quando la plastica raggiunge la corretta temperatura viene adagiata sullo stampo che dà la forma precisa al pezzo grazie a dei condotti che eliminano l’aria tra lo stampo e la plastica. Successivamente si procede al raffreddamento del pezzo, in modo che la plastica solidifichi e possa essere estratta dallo stampo senza deformarsi. Il passo successivo è il taglio, se lo spessore del materiale è sottile, si utilizza una trancia, altrimenti si usa una fresatrice a controllo numerico a 5 assi che consente di fare finiture e asole particolari.
La termoformatura consente lo stampaggio anche di sottosquadri, o l’inglobamento di particolari metallici come filetti, rondelle o piastre di rinforzo che consentiranno all’oggetto di essere fermamente agganciato o avvitato ad altri componenti totalmente metallici. Sia i sottosquadri che gli inglobamenti di particolari metallici o plastici ad alta resistenza, dipendono dal concepimento dello stampo stesso e dalla sua progettazione che prevede movimenti di espansione e contrazione resi possibili da circuiti ad aria. Per i particolari metallici, è lo stampo che deve contenere i punti di appoggio per i particolari che si desiderano inglobare nella plastica, e questi particolari devono essere posizionati prima di ogni ciclo di stampaggio di ogni singolo pezzo. L’inglobamento è reso possibile dal risucchio del sottovuoto che consentirà alla plastica di avvolgere totalmente il pezzo da inglobare.
Per dare una struttura abbastanza rigida all’oggetto termoformato, si studiano le nervature che percorrono ed intrecciano l’oggetto stesso, mediando tra funzionalità ed estetica.